stress ossidativo e ridotta capacità riproduttiva
Lo stress ossidativo è un meccanismo patogenetico tra i principali dell’ipofertilità (ridotta capacità riproduttiva) dei maschi che, a causa dell’accumulo di prodotti di perossidazione tossici, ha un effetto dannoso sul sistema riproduttivo riducendo il potenziale mitocondriale degli spermatozoi e, di conseguenza, la loro motilità, danneggiando la fecondazione acrosomiale. Ciò si verifica in caso di esposizione prolungata a fattori nocivi, per cui il sistema di difesa antiossidante perde la capacità di rispondere adeguatamente all’intensificazione dei processi di perossidazione.
Quindi imarcatori di stress ossidativo dovrebbero essere utilizzati insieme a metodi comunemente in uso per testare la fertilità maschile, come la valutazione della qualità dello sperma e dell’assetto ormonale maschile. E’ importante la ricerca e la valutazione scientifica di mezzi efficaci per correggere l’ipofertilità maschile.
La base della patogenesi dell’infertilità maschile sono i processi di ossidazione perossidica di substrati biologici, in particolare lipidi e proteine. Distruggendo la membrana dello spermatozoo, i prodotti tossici della perossidazione ne riducono la motilità e la capacità di fecondare l’ovulo, che è determinata da una diminuzione del numero di spermatozoi mobili nell’eiaculato.
Questi cambiamenti portano a un’infertilità maschile completa o parziale, in quest’ultimo caso si può presentare il rischio di aborto per causa maschile. Questa situazione alterata porta ad un danneggiamento dell’attività strutturale e funzionale delle gonadi e si può manifestare anche con uno squilibrio nel background ormonale maschile.
Effetti simili si hanno anche per un aumento di specie reattive dell’azoto e dei suoi metaboliti, che causano stress nitrosativo, anch’esso causa dell’ipofertilità maschile l’accumulo di prodotti di perossidazione nocivi porta a danni al DNA degli spermatozoi, riduzione dell’attività degli enzimi acrosomiali e del potenziale mitocondriale di questi ed a una riduzione dell’attività antiossidante complessiva che rende impossibile una risposta adeguata dell’organismo. Il sistema di difesa antiossidante multicomponente resiste allo stress cercando di neutralizzare i radicali nocivi e i prodotti di perossidazione, contribuisce alla piena manifestazione della funzione riproduttiva. I sistemi endogeni come catalasi, superossido dismutasi ed enzimi del sistema tiolo-disolfuro formano il sistema enzimatico di protezione antiossidante, oltre che selenio, zinco, rame, altri oligoelementi, retinolo, tocoferolo, acido ascorbico e vitamine come parti del sistema non enzimatico. L’aiuto di questi elementi, se funzionanti, recupera lo stato antiossidante degli spermatozoi e del plasma in cui sono immersi, ed anche il potenziale della membrana mitocondriale con il recupero dell’energia per la loro capacità di movimento.
Il ruolo dello stress ossidativo nello sviluppo dell’ipofertilità maschile, in assenza di altre cause accertate, va preso in in considerazione nell’infertilità sine causa apparente.