Le Malattie Autoimmuni
Ad oggi risultano ancora sconosciute le cause alla base delle malattie autoimmuni come la tiroidite di hashimoto, l’artrite reumatoide, le malattie infiammatorie intestinali, la sclerosi multipla e la fibromialgia.
Ma che cosa hanno in comune questi disordini? Due cause scatenanti: un’infiammazione sistemica e la produzione, da parte del sistema immunitario, di anticorpi che si rivolgono contro i propri organi e tessuti.
La notizia più sconvolgente e allo stesso tempo entusiasmante è che entrambe queste cause sono strettamente correlate alla nostra alimentazione. Di fatto, eliminando selettivamente dei cibi dalla nostra dieta, non solo l’infiammazione non viene più alimentata, ma gli anticorpi che il sistema immunitario ha prodotto fino a quel momento tenderanno progressivamente a diminuire. Il risultato è la scomparsa dei sintomi e il ripristino di un equilibrio fisiologico. L’ottimizzazione dei parametri clinici è coadiuvata da integratori e fitoterapici che differiranno a seconda dei deficit presenti, con un approccio prettamente individuale.
La domanda che molti si pongono è: perché delle componenti presenti nel cibo innescano una risposta immunitaria? Il meccanismo biologico attraverso cui ciò avviene prende il nome di mimetismo molecolare. Succede questo: ogni proteina/batterio/virus che attraversa la nostra mucosa intestinale porta con se un codice a barra (una struttura molecolare) che viene scansionato dalle sentinelle che si trovano al di là della mucosa per capire se si tratta di un nemico o di un ospite gradito. Alcune proteine chiamate lectine (che sono chiaramente dei nemici) hanno un codice a barra con un’ incredibile analogia strutturale a delle proteine che si trovano sui nostri organi e tessuti. Se il sistema immunitario della persona è debole o poco discriminatorio, l’esercito di difesa costituito dai globuli bianchi comincerà a rivolgersi contro i propri organi e tessuti (tiroide, legamenti, cartilagine, mielina) una volta identificato l’invasore (vedi immagine – esempio tiroidite di hashimoto).
Vi porto un esempio pratico: melenzane e peperoni, che sono VERDURE, hanno una quantità significativa di lectine e di altre componenti infiammatorie come gli inibitori di amilasi e tripsina (ATI). L’assunzione frequente di queste e altre lectine – che si trovano in cibi spesso insospettabili – provoca un’infiammazione sistemica che può essere quantificata attraverso marcatori come il TNF-alfa, interleuchina 6 e proteina C-reattiva ad alta sensibilità. Il risultato è un blocco del metabolismo e l’insorgenza di diversi problemi, tra cui difficoltà a perdere peso pur seguendo una dieta apparentemente sana. La notizia incoraggiante è che questo processo infiammatorio può essere completamente invertito.
L’autore del libro “The Plant Paradox” dott. Steven Gundry è stato il pioniere di questo approccio terapeutico negli Stati Uniti e nel testo riporta gli enormi successi ottenuti attuando questa strategia. In allegato un abstract di uno studio condotto su 102 pazienti con malattie autoimmuni.
Una delle domande più frequenti dei pazienti è: ma quindi dovrò attenermi a questa alimentazione per tutta la vita? In realtà, una volta che avrete constatato personalmente i benefici tangibili derivanti da questo percorso di 6 mesi, si può fare una reintroduzione del 20 % utilizzando una strategia per smorzare l’effetto deleterio di queste proteine. Tuttavia, il grado di reintroduzione varia da persona a persona, molto dipende dalla genetica alla base del sistema immunitario e da quanto esso si vada a rinforzare durante il percorso.
Di fatto, potenziando per un paio di anni il sistema immunitario con alimentazione e integratori, possono avvenire delle modifiche epigenetiche che resettano l’assetto del sistema immunitario e migliorano il grado di protezione generale. Oggi sappiamo, grazie ai progressi scientifici, che i geni con cui nasciamo non sono destinati a mantenersi tali durante tutto il decorso della nostra vita, ma ognuno di noi ha il potere di modificare l’espressione genica a seconda di cosa viene introdotto nell’organismo con continuità. Di conseguenza, quelle deviazioni che prima alteravano completamente il vostro equilibrio non lo faranno più, perché avrete costruito un muro che riesce ad arginare l’inondazione.
In conclusione, questo percorso sarà in grado di dotarvi di un’arma per contrastare le malattie autoimmuni. Come e quando usarla dipenderà principalmente da voi una volta che ne avrete compreso l’enorme potenziale.
Dr. Antonio Candela – Nutrizionista Funzionale