Consapevolezza dell’importanza della salute riproduttiva e effetti sul nascituro
A febbraio di quest’anno è stato redatto un importante documento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la tutela della salute riproduttiva e del nascituro, nell’ottica di informare le persone e di creare un processo organico, con l’aiuto di tutti i professionisti coinvolti, per sviluppare una consapevolezza e una crescita culturale sull’importanza di tutelare la salute riproduttiva e del nascituro.
Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, sul documento di indirizzo “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita.”
Investire nello sviluppo precoce del bambino costituisce uno dei migliori investimenti che un paese possa fare per la salute e il benessere dei propri cittadini e per la Nazione.
La conoscenza dei principali fattori di rischio, di quelli protettivi e dei loro meccanismi d’azione nei primi 1000 giorni di vita di un nuovo individuo è una priorità di salute pubblica, anche in considerazione del potenziale effetto sinergico della possibile interazione tra questi fattori e la suscettibilità genetica e dei possibili esiti a medio e lungo termine.
La vita umana è influenzata da eredità genetiche, epigenetiche e intrauterine, da esposizioni ambientali, da relazioni familiari e sociali capaci di sostenere e promuovere la crescita, da scelte comportamentali, da norme sociali e da opportunità che vengono offerte alle generazioni future, sul piano storico, culturale e strutturale;
Una grave denatalità si è manifestata in modo evidente nel nostro Paese negli ultimi decenni e la comunità scientifica riconosce, proponendola sempre più, l’importanza di un’azione preventiva efficace che richiede un approccio sotto tutti gli aspetti sanitari e sociali.
E’ noto che per fattori di tipo socioculturale, situazione economica, occupazionale, si sta modificando l’età in cui si decide di avere un progetto genitoriale ed in particolare l’età avanzata della donna , ma anche in parte per l’uomo, deve essere un campanello di allarme per i rischi che ne possono derivare, sia per un deterioramento genetico dei gameti, sia per cambiamenti degli stili di vita delle coppie, per una maggior presenza di patologie che con l’avanzare dell’età possono presentarsi (ad es. obesità/diabete o presenza di patologie croniche, tutte queste situazioni richiedono un più complesso approccio ed intervento sanitario e la necessità di agire a supporto della maternità e paternità potenziando fattori e condizioni di protezione, sia contrastando condizioni di rischio sia per la salute della madre e del concepito e nato, con particolare riguardo ai primi mesi e anni di vita , quel periodo conosciuto come i primi mille giorni che fanno da base per tutta quella che sarà la vita del nuovo individuo.
In quest’ottica è stato redatto il Documento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del seguente Indirizzo “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita” che costituisce riferimento culturale e scientifico per il Paese ITALIA
Per una lettura integrale del testo : Rep. Atti n. 15/CSR 20 febbraio 2020