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L’Europa riconosce quattro ftalati come interferenti endocrini umani

Per la prima volta sostanze chimiche sintetiche come gli ftalati a basso peso molecolare ( DEHP , DIBP, DBP e BBP) – sono state identificate come interferenti endocrini ed incluse nell’elenco di sostanze REACH (Registration-Evaluation-uthorisation-Restriction of Chemicals) dell’ EU, regolamento dell’Unione europea che ha lo scopo di migliorare la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente dai rischi delle sostanze chimiche, molto preoccupanti a causa delle loro proprietà per la salute umana ed in particolare sulla salute riproduttiva in quanto somigliano chimicamente agli ormoni e sono in grado di alterarne il funzionamento .
Il sistema endocrino svolge funzioni fondamentali per i processi della riproduzione animale ed umana e la sua compromissione da parte di alcune sostanze chimiche danneggia fortemente le sue funzioni. Le sostanze interferenti agiscono legandosi ai recettori cellulari ,preposti al legame con gli ormoni, in particolare degli steroidi, che sono quelli preposti al controllo e al funzionamento degli apparati riproduttivi, disattivando o levando a quest’ultimi la possibilità effettuare la loro normale funzione.
Gli ftalati , che è ormai noto, si comportano da interferenti endocrini , vengono utilizzati come plastificanti e additivi per molti prodotti come PVC, tessuti plastificati, giocattoli, alcuni cosmetici come deodoranti, profumi, gel, smalti, prodotti per capelli e per il corpo, per la loro caratteristica di rendere il materiale plastico flessibile ed elastico Gli ftalati non evaporano facilmente e permangono a lungo. Inoltre a contatto con liquidi o grassi si sciolgono o evaporano nell’aria.
La decisione di includere queste sostanze nell’elenco REACH si è avuta agli inizi del 2017 nei paesi membri e la Danimarca in particolare sta collaborando con l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche per proporre una restrizione che vieta questi ftalati nei prodotti con cui i consumatori entrano in contatto, anche per i prodotti importati da paesi esterni alla UE.

 

 

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